COSA FARE A MONTESPERTOLI

UN TERRITORIO DA VIVERE
E SCOPRIRE A PASSO D'UOMO

Percorso della Memoria

Corfecciano, Fornacette, Mulinaccio, Lucardo, Barberinuzzo

La Memoria

L’anello collega due località in aperta campagna dove, nell’estate del 1944, la popolazione locale costruì dei ricoveri cercando rifugio dai pericoli della guerra. Insieme alle dimore coloniche, ai piccoli borghi rurali, alle fornaci, alla rete di sorgenti, ai mulini e all’architettura del paesaggio, il percorso tocca il valore profondo, identitaria e memoriale della popolazione di questi luoghi. Un valore di pace che si intende condividere e scambiare con tutti coloro che
verranno a camminare lungo questo percorso.

La natura

Il rifugio Migliarini ed in particolare quello della Pesciola, sono immersi in contesto boschivo. Con l’abbandono delle campagne di metà Novecento, si è
assistito ad un rigoglioso sviluppo della vegetazione che presenta ora particolare pregio naturalistico anche per la ricchezza della fauna presente.

Il percorso:

Il percorso principale forma un anello di 11 km, contrassegnato nella carta con il colore verde, mente sul percorso i segnali saranno quelli convenzionali con i colori bianco/rosso.
Dall’anello si distacca il “Percorso della Fede” contrassegnato con il colore rosa.
Gli itinerari non presentano situazioni di rischio (tuttavia non sono adatti ai portatori di handicap che necessitano di carrozzina per muoversi). L’anello principale evita, per quanto possibile, tratti aperti al traffico delle auto e si snoda su strade campestri, vicinali, comunali e sentieri. I tratti che attraversano aree boschive o campestri sono evidenziati nella carta con il tratteggio.

Nella carta sono segnalati diversi parcheggi distribuiti lungo l’anello: Corfecciano, Fornacette, Mulinaccio, Lucardo, Barberinuzzo.

La descrizione fa riferimento ad una percorrenza dell’anello principale in senso orario.

Descrizione

Iniziando il percorso da Corfecciano, dove è possibile parcheggiare nello slargo da cui parte la via di accesso alla Chiesa, si attraversa la strada provinciale e ci si dirige verso le case che si vedono poco più in alto. All’altezza della vigna si scende a sinistra fino nel boschetto del rifugio Migliarini. Si prosegue poi nell’oliveta per poi salire sul crinale, in mezzo ai vigneti, e raggiungere l’antico borgo agricolo di Ghisone (l’esistenza dell’abitato   documentata già nel trecento, la famiglia Nesi è presente dal 1692; qui è possibile acquistare vino, olio e prodotti agricoli). Si segue in discesa la Via Sodale fino a casa Ginestraia e alla dimora rurale delle Sodale. Qui si svolta a destra e si raggiunge Fornacette (Toponimo dovuto alla storica attività di fornaci; è presente un bar alimentari ed è possibile rifornirsi di acqua alla fontanella).

Superata la provinciale e attraversato il borgo, si prosegue lungo Via Virginiolo costeggiando l’omonimo torrente fino al ponte, prima della località Mulinaccio (sede, nel medioevo, di un mulino, ora del Centro dell”‘Opera Francescana della Pietà”; vedi percorso della Fede). Attraversando il ponte si sale per la Via Forcile alle case di S. Giusto di Sotto e di Sopra (Questa è stata la sede di una delle prima Chiese medievali di Lucardo. Sono presenti tre aziende agricole con vendita di vino ed olio). Proseguendo sulla strada bianca si svolta quasi subito a destra in ripida salita sulla Via S. Giusto in direzione di Lucardo.

Oltrepassata sulla sinistra la bellissima casa Torricella, si prosegue in salita fino al crinale in località la Casetta (un punto panoramico con visuale che, dalla sottostante valle della Pesciola si estende al Monte Serra, le Alpi Apuane e l’Appennino pistoiese) raggiungendo poi velocemente il piazzale della Chiesa di San Martino a Lu cardo (la Chiesa, di cui si hanno notizie sin dal 1093, conserva oggi pregevoli opere d’arte). Merita una visita anche il sovrastante borgo, che conserva l’impronta di fattoria-castello medievale, anche se, al momento, non c’  rimedio alla degradazione in atto). Attraversato il piazzale antistante la Chiesa, ci si affaccia su Trecento e si scende rapidamente sullo sterrato che, costeggiando il deposito dell’acqua, punta dritto su casa Ghiaie. Attraversata la strada provinciale (attenzione, la curva a monte offre scarsa visibilità!) si prosegue in discesa sulla Via Trecento, strada comunale con ampio panorama, raggiungendo dopo poco l’azienda agricola Le Valli a Lucardo (anche questo è un antico toponimo; l’azienda vende olio, verdure, formaggi e offre servizio di pizzeria su prenotazione nel fine settimana.) Si svolta a destra imboccando la strada poderale e si prosegue per circa 200 metri in leggera discesa, costeggiando un noceto con ciliegi. Oltrepassata la stalla delle pecore, si svolta a sinistra inoltrandosi nel bosco delle Valli fino al bivio per il rifugio Pesciola che si raggiunge dopo una breve discesa. Si torna quindi indietro fino all’incrocio svoltando a sinistra. Si procede nel bosco per circa un chilometro, si entra in un oliveto per poi seguire uno stradello con il bosco a monte, oltrepassato il quale, il percorso devia a destra per raggiungere la strada provinciale.

Attraversandola (fare attenzione!) ci si ricongiunge al percorso iniziale all’altezza di Ghisone e si torna alla Chiesa di Corfecciano.

Gallery

Informazioni

DOVE
Partenza a Santa maria a Corfecciano nel Comune di di Montespertoli

https://goo.gl/maps/cuTDDvDV6VpphTT68

TEMPO DI PERCORRENZA
00000h 00′
TEMPO DI VISITA
oooh 00′
LUNGHEZZA DEL PERCORSO
km 11
DISLIVELLO TOTALE IN SALITA
m xx
GRADO DI DIFFICOLTA’
xxxxxx
TIPOLOGIA DELLA PASSEGGIATA
Paesaggistica e storico-architettonica; percorso ad anello
RIFORNIMENTI DI ACQUA LUNGO IL PERCORSO
Si, presso alcune fontanelle
ALCUNI CONSIGLI PRATICI
Durante la stagione estiva si sconsiglia di percorrere questo itinerario nella parte centrale della giornata perché è in buona parte esposto al sole. Nel periodo autunno-invernale e primaverile va bene qualsiasi momento della giornata.

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