Nel guardare le nostre colline si percepisce fin da subito un qualcosa di struggente e inafferrabile; saranno il verde e il blu che si appagano tra loro, saranno le cornici di rosso che conquistano il cielo come alla fine di un’eterna battaglia, sarà che sembra che sia sempre stato così e che il tempo qui trascorra nonostante tutto. Qualsiasi cosa sia, è difficile abituarsi a una bellezza che ha reso la Toscana e i suoi paesaggi, spunti per l’arte medievale e rinascimentale. Questi orizzonti, queste dimensioni dell’oltre che accolgono e catturano lo sguardo, vedono in sé il libero gesticolare della natura e l’opera dell’uomo, il coltivato e il selvaggio, senza stonature.
Lucardo è probabilmente il più antico insediamento del comune di Montespertoli. Il suo nome deriverebbe da locus arduus ma secondo altre fonti sarebbe una derivazione del tedesco Leocard o Liucard. Forse il nome deriva dal suffisso “lucus” che indicava gli insediamenti agresti religiosi, i boschi sacri. Lucardo era già esistente in epoca longobarda quando amministrava un territorio che si estendeva oltre che sulle valli del Virginio e dell’Agliena anche sulla Val di Pesa e sulla Val di Greve. Secondo un documento conservato nell’abbazia di Nonantola risulta che Lucardo appartenesse a quell’abbazia.