Castello di Montegufoni

Da castello medievale a villa degli Acciaoli. L'avvincente vicenda di un luogo che ha conservato i capolavori degli Uffizi

Nel corso della sua storia millenaria, possiamo individuare tre diverse configurazioni per il castello di Montegufoni.

1 – Il castello medievale (sec. XI-XII)

Era una struttura fortificata con una o più torri, dotata di un’invidiabile posizione sulla strada che da Firenze conduceva a Volterra. Gli Ormanni, che ne erano i proprietari, si resero ben presto conto, che avrebbero potuto trarre più vantaggi dalle persone in transito sulla Volterrana, che non dall’agricoltura, iniziando così a imporre dei pedaggi a viandanti e pellegrini.

Dell’antico maniero degli Ormanni, rimangono oggi solo i ruderi di una torre circolare, visibili sulla sinistra della rampa di salita verso il castello.

2 – Il castello di “case da signore” degli Acciaioli (sec. XIII-XVI)

Nel 1160, si stabilì in Toscana un certo Guglierallo Acciaioli, fuggito da Brescia a seguito della discesa in Italia dell’Imperatore Federico Barbarossa. Acciaioli acquistò alcune case a Firenze e molti terreni nella zona di Montespertoli, compresi i ruderi del distrutto castello di Montegufoni.

A Firenze gli Acciaioli si impegnarono in politica nelle file del partito guelfo, riuscendo ad affermarsi e ad arricchirsi con l’attività di banchieri, per merito di Leone, che aveva fondato il Banco Acciaioli, con il quale prestava denaro, anche a molti sovrani d’Europa. Alla fine del Duecento, Leone Acciaioli e i suoi fratelli Loteringo e Guidalotto, si costruirono tre “case da signori” a Montegufoni, ciascuno per proprio conto ed uno vicino all’altro. Il loro esempio fu poi seguito dal cugino Bartolomeo, cosi che intorno ad una piazza centrale si venne a formare un piccolo borgo, completamente recintato da mura, a cui fu dato ancora di castello di Montegufoni, pur non avendo più le caratteristiche del maniero medievale.

3 – La Villa dei Marchesi Acciaioli (sec. XVII-XIX)

Per una serie di circostanze anche fortunose, nel 1659 le sette case dei signori di Montegufoni e la grande tenuta di 18 poderi, diventarono tutte di proprietà di Donato di Ottaviano Acciaioli, il quale, avendo acquistato anche una maggior dignità con la nomina a senatore, pensò bene di trasformare quel disordinato agglomerato di case, in una villa signorile, capace di rivaleggiare alla pari, con le residenze delle principali famiglie fiorentine. Seguendo forse un’idea progettuale, elaborata anni prima dall’architetto fiorentino Gherardo Silvani per conto del loro padre Ottaviano Acciaioli, furono lo stesso Donato e suo fratello, il Cardinale Nicola, a condurre i lavori, che si protrassero per quasi quarant’anni. Ma gli avvenimenti storici di fine secolo, spazzarono via per sempre questo mondo e, forse anche per questo, iniziò per gli Acciaioli un lungo periodo di crisi economica, culminato nel 1823 con la vendita del castello.

Nel 1909, il castello fu acquistato da Sir George Sitwell, un facoltoso inglese, che diede inizio ad una lunga opera di restauro terminata alla fine degli anni ’30, grazie alla quale il castello tornò ad assumere l’aspetto che vediamo ancora oggi. Nel 1922, Sir George Sitwell incaricò il pittore cubista Gino Severini, di affrescare, con i personaggi della Commedia dell’Arte, una piccola sala del piano superiore (Sala delle Maschere). Durante la Seconda Guerra Mondiale il castello di Montegufoni venne utilizzato come deposito di 272 opere d’arte provenienti dai musei fiorentini per sottrarle al pericolo dei bombardamenti sulla città.  Fra di esse “La Primavera” del Botticelli, le tre Maestà di Giotto, Cimabue e Duccio da Boninsegna. Nel 1972, il castello fu acquistato dagli attuali proprietari, che ne hanno fatto un’accogliente e prestigiosa struttura ricettiva.

Una piccola gallery

Contatti
Castello di Montegufoni
Via Montegufoni, 18 - Montagnana V.P.
50025 Montespertoli (Firenze)
+39 0571 671131
info@montegufoni.it
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