"LA FANCIULLA DEL WEST DI GIACOMO PUCCINI TRA ENRICO CARUSO E AMEDEO BASSI"

Mostra documentale
Periodo
dal 21 Maggio al 31 Dicembre
Tipologia
Mostra
Luogo
Museo Amedeo Bassi, Montespertoli

Nel 1907 Giacomo Puccini vide il dramma di David Belasco ‘The girl of the golden West’ e ne rimase molto colpito; nell’estate del 1908 si dedicò alla composizione musicale che terminò nel luglio del 1910.
La prima rappresentazione assoluta de ‘La Fanciulla del West’ avvenne al Teatro Metropolitan di New York il 10 dicembre 1910, diretta da Arturo Toscanini con la partecipazione del tenore Enrico Caruso in Dick Johnson. 
Se Caruso fu interprete assoluto del dramma, quando l’opera giunse in Italia il tenore Amedeo Bassi fu il primo interprete di Dick Johnson al Teatro Costanzi a Roma nel giugno e nell’ottobre del 1911.
La mostra documentale pone l’accento sui tenori Enrico Caruso e Amedeo Bassi dalle personalità forti e molto diverse che hanno arricchito il panorama lirico tra la fine dell’Ottocento e la prima metà del Novecento, entrambi scelti dal maestro Puccini per interpretare la sua ‘La Fanciulla del West’.

Dal libretto:

La Fanciulla del West

Opera in tre atti

Musica di Giacomo Puccini
Libretto di Guelfo Civinini e Carlo Zangarini

Fonti letterarie: The Girl of the Golden West di David Belasco.
Prima rappresentazione: 10 dicembre 1910, Teatro Metropolitan, New York.

Personaggi

MINNIE, Soprano

JACK RANCE, sceriffo, Baritono

DICK JOHNSON (RAMERREZ)Tenore

NICK, cameriere della “Polka”, Tenore

ASHBY, agente della Compagnia di trasporti Wells Fargo, Basso

Minatori:

SONORABaritono

TRINTenore

SIDBaritono

BELLOBaritono

HARRYTenore

JOETenore

HAPPYBaritono

LARKENSBasso

BILLY JACKRABBIT, indiano pellirosse, Basso

WOWKLE, la donna indiana di Billy, Mezzo-Soprano

JAKE WALLACE, cantastorie girovago, Baritono

JOSÉ CASTRO, meticcio, della banda di Ramerrez, Basso generico

UN POSTIGLIONETenore

UOMINI DEL CAMPO

Ai piedi delle Montagne delle Nubi (Cloudy Mountains) in California. Un campo di minatori, nei giorni della febbre dell’oro. 1849-1850.

Tipi e caratteri dei personaggi:

Minnie, la ragazza del campo, padrona del bar “La Polka”. Tipo strano, dolce ed energico, un misto di selvaggio e di civilizzato, fieramente verginale, forte di muscoli e di spirito. Veste l’abito assai comune d’una tenitrice di bar, a colori vivaci, con prevalenza di rosso.

Dick Johnson (Ramerrez), capo della banda spagnuola e messicana che ha sparso l’allarme per la contrada. Bell’uomo: circa trent’anni: viso morbido, sano e delicato: aria di gentiluomo, portamento civile, disinvolto, semplice, fiero. Stivali da cavallo, giacca di cuoio, pantaloni di velluto: vestito da viaggio, con particolari di abituale eleganza.

Jack Rance, sceriffo ai servigi dell’Unione, ha una faccia pallida e cattiva: capelli neri; baffi neri spioventi: le mani un poco femminee; al dito un grosso diamante. Sparato candido, riccamente lavorato; diamanti alla camicia e ai polsi; una lunga preziosa catena gli scende dal collo, reggendogli l’orologio: redingote di taglio perfetto, calzoni attillati, secondo il costume del tempo: cappello di castoro a cilindro. Cinico e sensuale.

LA VICENDA:

Ai piedi delle Montagne delle Nubi (Cloudy Mountains) in California. Un campo di minatori, nei giorni della febbre dell’oro. 1849-1850.

In un campo di cercatori d’oro, i minatori affollano la «La polka», una locanda gestita da Minnie, una giovane energica e generosa che si prodiga per quegli uomini rudi. Affascinati dalla dolcezza della fanciulla, che fa anche da maestra insegnando quotidianamente i precetti della Bibbia, molti di loro ambiscono alla sua mano: tra i minatori vi è anche Jack Rance, lo sceriffo, che innamorato di Minnie le chiede vanamente di sposarlo. In quel momento entra nel locale uno straniero, che si presenta col nome di Johnson: in realtà è il bandito Ramerrez, venuto per rubare l’oro che i minatori affidano a Minnie. Sospettoso, lo sceriffo lo interroga, ma la fanciulla – che lo aveva incontrato in precedenza sul sentiero per Monterey senza sapere la sua vera identità – garantisce per lui.

Conquistato dal fascino di Minnie, Johnson rinuncia al furto, e recatosi più tardi nella capanna della fanciulla, le dichiara il suo amore. Minnie lo ricambia con passione ma il colloquio è interrotto dallo sceriffo che, precedentemente sviato da un complice del fuorilegge, ha accertato la vera identità di Johnson e lo sta cercando. La fanciulla nasconde il bandito, ma quando Rance se n’è andato, lo rimprovera d’averla ingannata e, sdegnata, lo scaccia. Appena uscito, Johnson viene ferito da un colpo di pistola dello sceriffo, che insospettito si era nascosto nelle vicinanze. A fatica il bandito si trascina di nuovo alla capanna di Minnie che, impietosita, lo soccorre nascondendolo nel solaio. Sopraggiunge lo sceriffo e scopre il ferito ma, mentre sta per ucciderlo, Minnie gli propone di giocare la sua vita a poker: se Jack Rance vincerà la partita potrà avere la ragazza e il bandito. Ma la fanciulla bara e riesce così a vincere, e lo sceriffo è costretto ad abbandonare la locanda mantenendo fede alla parola data.

Qualche tempo dopo, guarito dalla ferita e deciso a ricostruirsi lontano una vita più onesta, Johnson

tenta di lasciare il campo dei minatori ma viene catturato nei pressi del confine. Lo sceriffo decide di impiccarlo e il bandito prega allora i minatori di non far conoscere a Minnie la verità sulla sua fine. In quel momento però la fanciulla irrompe fra gli uomini, tenendoli a bada con una pistola: poi, ricordando tutto il bene che ha fatto loro e di quanto hanno condiviso nel tempo, li scongiura di

risparmiare la vita di Johnson. Il furore cede alla tenerezza, e così i minatori permettono  ai due innamorati di allontanarsi insieme, dicendo addio alla California, verso una nuova vita.

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