Gli itinerari qui presenti, proposti dall’Amministrazione comunale di Montespertoli, necessitano prima di essere percorsi di alcune brevi note chiarificatrici.
Il fatto che essi vengono proposti al pubblico non costituisce né per l’Amministrazione, né per le proprietà attraversate dai percorsi e neppure per chi l’ha progettati nessuna responsabilità aggiuntiva in quanto il camminatore che li percorrerà, oltre che persona maggiorenne e in grado di intendere e di volere, è tenuto ad assumere un comportamento consono all’ambiente che frequenta, all’attività che va a compiere (un’escursione), alla modalità con la quale si approccia a questa esperienza e soprattutto al fatto che si muoverà all’interno anche di proprietà private. Ogni attività, anche il semplice stare fermi in piedi, comporta dei rischi e compiere un’escursione non esula da questa regola generale. Motivo per il quale anche il camminatore che si accinge a percorrere questi sentieri qui proposti si sottopone a dei rischi ineliminabili, non prevedibili e dei quali non sono responsabili i soggetti sopra ricordati. Oltre l’imponderabile però sta il comportamento umano e su questo si può e si deve agire in maniera adeguata perché si riducano al minimo i rischi connessi.
La prima regola fondamentale è che l’escursionista, prima di recarsi a piedi sul territorio e dopo aver letto attentamente queste note introduttive, si doti di tutta la strumentazione tecnica messa a disposizione in questo sito e cioè:
– la descrizione speditiva del percorso
– la cartografia del percorso
– la traccia GPS del percorso
– l’altimetria del percorso
A questi quattro strumenti potrà unirne un quinto rappresentato dai segni bianco-rossi e dai cartelli in legno che saranno presenti lungo il percorso. In questo modo, e solo in questo modo, si doterà di tutti gli strumenti messi a disposizione da chi ha ideato i percorsi assicurandosi sempre di averne più d’uno pronto all’uso. Recarsi invece sui percorsi con la sola traccia GPS, ad esempio, lo espone a dei rischi che non possono essere evitati perché in alcuni tratti particolarmente tormentati dal punto di vista morfologico neppure il segnale del satellite riesce a giungere perfettamente e la conseguente traccia è approssimativa. Disporre quindi della descrizione speditiva (sempre per rimanere all’esempio), che indica passo passo la strada da seguire, può essere un prezioso aiuto.
La seconda regola altrettanto fondamentale concerne il comportamento razionale, prudente ed educato da tenere mentre si percorrono questi itinerari. Assumere deliberatamente da parte dell’escursionista dei comportamenti scriteriati e irrazionali lo espone a dei rischi non imputabile a nessun altro se non a lui (o lei) medesimo(a). Oppure tenere un comportamento maleducato mentre si attraversano le proprietà oltre a non essere per niente gradito da nessuno, non è neppure richiesto. Lasciare rifiuti, provocare schiamazzi, rovinare la vegetazione o le cose di servizio a questa e alle sue lavorazioni agricole, sono comportamenti tassativamente vietati dovunque, a maggior ragione quando siamo ospiti in casa d’altri.
Vi sono poi altre regole più comuni che solitamente si raccomanda quando si tratta di un’escursione: assicurarsi prima di partire delle condizioni meteo, evitare di scendere nell’alveo di un rio in caso di forte pioggia, equipaggiarsi di pedule da trekking, zaino, borraccia per l’acqua. Guanti, ghette e cappello in inverno; crema solare, berretto e supplemento di acqua in estate, anche se questi percorsi non sono raccomandati nel periodo del gran caldo, insieme ad una confezione di succhiaveleno (acquistabile in farmacia e nei negozi di sanitari). Queste sono le cose essenziali; poi ad ognuno è lasciata ogni decisione ulteriore.
Buona passeggiata.